Presentazione del servizio
Il Sass, in applicazione del quadro normativo nazionale e regionale che riconosce nella scuola un contesto formativo appropriato per i bambini con disabilità, tende a garantirne il diritto allo studio e a perseguire la loro integrazione ed inclusione sociale.
Con il termine inclusione intendiamo designare un processo articolato che mira a realizzare, da un lato, il superamento degli ostacoli fisici, psicologici e sociali che influenzano negativamente la qualità della vita del bambino con disabilità e, dall’altro, il suo coinvolgimento per renderlo protagonista del proprio processo di sviluppo.
In questo senso il Sass crea le premesse necessarie affinché il bambino possa acquisire le competenze cognitive, emozionali, affettive e sociali richieste dai contesti che egli vive (famiglia, scuola, luoghi di svago ecc.).
Questo processo non può prescindere da un progetto a monte calibrato su ogni singolo individuo.
Un progetto, cioè, che sia estremamente modulabile così da mettere in campo soluzioni facilitanti che sollecitino comportamenti adeguati e consentano al bambino di relazionarsi con gli altri.
Un progetto che metta a valore, sintetizzi ed attui i contributi di idee, competenze ed esperienze che vengono da tutti coloro che hanno interesse al miglioramento della qualità della vita del bambino con disabilità (stakeholder).
Un progetto che realizzi una sinergia efficace tra scuola, famiglia, comune e agenzie sanitarie, ciascuno dei quali interviene come portatore di specifiche istanze, competenze e soluzioni.
La maturata consapevolezza della necessità di sostenere tale sinergia ha fatto sì che nel 2009 il Plus, Ambito Territoriale Sassari, Porto Torres, Sorso e Stintino, intraprendesse il lavoro di riqualificazione del Sass attraverso la formalizzazione di un’intesa fra tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nel benessere globale del bambino. Allo scopo si è arrivati a costituire un tavolo di lavoro permanente con i principali attori istituzionali, volto a migliorare gli interventi fino ad allora offerti agli alunni disabili all’interno delle scuole.